Luna Farm: un parco divertimenti sempre più inclusivo

Da oltre un decennio, il gruppo Zamperla sostiene progetti di ricerca e sviluppo in ambito ingegneristico, tecnologico e medico-scientifico per dare risposte di inclusione e fruibilità a persone con esigenze speciali.

Ecco quindi il contributo al progetto pilota “Una Giostra per Tutti” avviato nel 2013 con la collaborazione e il patrocinio di diversi Istituti Ospedalieri e Associazioni Nazionali, quale primo tavolo di lavoro in Italia sul delicato tema della disabilità. Ma ecco anche la donazione di alcune attrazioni ultra-accesibili per bambini con disabilità motorie a Give Kids The World Village, USA – un parco no profit che ospita gratuitamente bambini e ragazzi gravemente malati e le loro famiglie. Per arrivare alla recentissima “Care Interactive Room”, progettata in collaborazione con l’equipe del Presidio riabilitativo di Villa Maria (VI) come strumento abilitativo e riabilitativo di competenze cognitive e relazionali per l’infanzia, che ha dato il la anche alla nascita di una nuova divisione aziendale “Care Division”, nella quale far confluire idee e progetti afferenti l’ambito socio-sanitario con applicazioni non solo ludiche ma anche terapeutiche.

L’impegno su questo versante a Luna Farm gode del contributo di esperienza di Gianni Chiari, coordinatore del progetto “Una giostra per tutti”, e della cooperativa Accaparlante, centro bolognese di ricerca e documentazione sulla disabilità”. Luna Farm rappresenta un’applicazione concreta dei migliori risultati ottenuti dal gruppo in questo ambito, e insieme un nuovo sfidante orizzonte. Oltre a ospitare 7 giostre con accessibilità agevolata e ad adottare protocolli emersi dal percorso del 2013, la progettazione e la realizzazione di Luna Farm si stanno muovendo per creare un ambiente il più possibile inclusivo.

Dichiara Alberto Zamperla, presidente del Gruppo: “Se da un lato non è possibile garantire accessibilità a chiunque al 100% sulle attrazioni di un parco divertimenti, è pero auspicabile e sostenibile realizzare un Parco che metta il maggior numero possibile di ospiti nelle condizioni di trovare risposte a esigenze particolari e comprendere se e quali esperienze fanno al caso loro”.

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